Il vino dei sardi

Uva

Archeologia ed impegno hanno sfatato non un falso mito, bensì due. Il primo, quello più importante si riferisce ai primi passi mossi dal vino in Sardegna. Fino a non troppo tempo fa in molti avrebbero risposto sicuri che il vino sull’isola erano i Fenici ad averlo importato intorno al nono – ottavo secolo prima di Cristo.[adsenseyu1]

Ma in effetti di ricerche serie e di dati scientifici in merito all’argomento non ce n’erano. Non fino ad ora per lo meno.

La scoperta e l’ammissione è dell’archeologo Mario Sanges che conferma di poter retrodatare la presenza del vino in Sardegna alla fine dell’Età  del Bronzo medio. Parliamo quindi del XV secolo a.C. Il prodotto non sarebbe dunque importato, bensì autoctono e consumato abitualmente anche in epoca nuragica.

 

I comprovare le affermazioni fatti, ritrovamenti e ricerche: provengono dalla fonte sacra nuragica Sa sedda e sos carros di Oliena,brocche contenenti acini carbonizzati e pollini di vario tipo.

Questa prova inconfutabile che molto prima della venuta dei Fenici i sardi conoscevano bene l’uva e i prodotti che da questa si potevano trarre. Possiamo sicuramente accettare che in epoca Fenicia e Punica i sardi, oramai ferrati nella produzione di vino, divennero dei distributori del ricercato nettare, acquirente l’intero Mediterraneo.

cannoanu

Altro mito sfatato è quello relativo al Cannonau, che secondo una storiografia non attestata da fatti, sarebbe originario della Spagna, e da questa importato in Sardegna.

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Niente di più sbagliato secondo Gianni Lovicu, che dopo lunghe ricerche è certo di poter contestare il falso storico.

Andiamo con calma; il Cannonau simile al Garnacha spagnolo, e al Grenache francese o al Tocai friulano avrebbe delle somiglianze anche con il Canonazo di Siviglia, vitigno di origine Andalusa.

Ricerche etimologiche recenti raccontano di come Garnacha o Grenache altro non sia che il degrado della parola Vernaccia, vitigno non certamente iberico. Inoltre sempre a detta del Prof. Lovicu in Siviglia non esiterebbe nessun vitigno Canonazo e il nome sarebbe derivato da un banale errore di stampa.

Ancora, se del Cannonau in Sardegna si parla per la prima volta in un documento notarile del 1549, del Garnacha spagnolo se ne parla solo dopo il 1734. Questo potrebbe invertir le cose.

E se il Cannonau gli spagnoli l’avessero importato dalla Sardegna?


 

il cannocchiale

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