..a Casa

 

1

Scrivo poco, scrivo come al solito di notte. Ma ciò che conta in fondo è che scrivo.. comunque. E’ una necessità  che mi richiama e io, traballante e stanca, incerta e pensosa non posso che rispondere. Incerta più che altri giorni questa sera. Occhi stanchi, mani lente, mente pigra. Con indosso quel drappo celeste che mi ricorda degli esami dati, e dei momenti creduti dimenticati.

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 Voglia di primavera che scalcia e piedi freddi che mi invitano sotto le coperte. Ma è sera.. e il resoconto è d’obbligo. Viaggio piacevole, l’andata con le mille peripezie mi fa sorridere.. ora. Il rientro con mille attese era previsto. Trascorso in compagnia dell’arte della guerra. Mirabilia.

2

Ore trascorse in quel piccolo aeroporto bolognese in attesa. Alla parete sono affisse delle stampe molto belle, e rintrona la testa una registrazione che raccomanda di non abbandonare i propri bagagli incustoditi.. sapete.. per ragioni di sicurezza. Ma quel che conta davvero non è ne l’inizio ne la fine. E il condimento. E questo panino nel mezzo era pieno di gente divertente e di emozioni nuove. Un pizzico d’avventura e q.b. di incertezza.

3

Pochi libri venduti, ma m’hanno ascoltato con interesse. Alcuni almeno. Le cose dette hanno destato ricordi e confidenze d’infanzia. Non è forse quello che conta? Qualche sorriso, qualche bicchiere di vino e davanti a noi una piccola città, simile ad altre, ma che affascina con la sua parlata e con le sue viuzze strette che ti fanno immaginare che il tempo per Bologna, non sia trascorso. Porticati e bolognino. Ecco come sarà nel mio ricordo.

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Al mio ritorno dubbi e profumo di malinconia. Calpesto la mia strada con il perenne dubbio e timore di non fare abbastanza. O di non essere mai abbastanza concreta. Eppure iniziano a chiamarmi scrittrice..

 

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Claudia

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