A mia nipote. "Sette Janas ti danzino attorno, che tu sia la più felice del mondo". Annarosa aveva almeno due pregi: un bel sorriso e un grande cuore. Il mondo le si rifletteva contro gli occhi e a guardarci dentro ti sembrava di viaggiare verso luoghi lontani. Da bambina non faceva altro che ridere: le zie raccontavano ...
La campanella d’ottone
E' piovuto tutta la notte. Sentivo l'acqua nei miei sogni, nel mio cuscino, fra le mie lenzuola. Al risveglio ho suonato quella mia piccola campanella d'ottone. Richiama le fate e gli spiriti del nord, del sud, dell'est e dell'ovest. Hanno seguito l'odore di lavanda e mandorle. Sono arrivati e hanno portato un vento umido e ...
La casa di Tzia Calixedda
Quel pomeriggio era uno dei primi di sole. Mi sentivo stanca di una stanchezza atavica e primordiale, come se tutti quei mesi pesanti e senza interruzioni felici avessero deciso di pesarmi sulle palpebre, sulla fronte, sulle spalle proprio ora, tutti assieme. Salutai la tavolata piuttosto corposa di amici che continuavano a mangiare casu marzu e vermentino, ...
La videmortos
L’aveva guardata intensamente, con quelle pupille vuote e morte e in pochi passi l’aveva raggiunta, aggomitolata tra lo stipite e la porta, piccola e flessibile come fatta di giunco. Il sangue le si era gelato in corpo e lui, il morto, le aveva sussurrato “Macca sesi? O scimpra?”. Matta sei? O sciocca solamente? La prima volta ...