75 ricette della tradizione sarda, suddivise tra Antipasti, Primi, Carne e pesce, Dolci.
Un viaggio dal nord al sud della Sardegna, dalla montagna al mare, da un secolo all’altro della sua tradizione millenaria. 
Cucinerete piatti famosi ed altri poco noti che richiedono di essere tramandati. Burrida, panadas, culurgiones, frègula, macarrones, malloreddus. Scoprirete le carni più gustose, dall’agnello al maiale, e le antiche ricette del pesce, che sia arrosto o a scàbeciu.
Si passa da preparazioni essenziali ad altre incredibilmente elaborate, come quelle dei dolci, in cui la cucina sarda trova la sua massima espressione: guefus, amaretti, pistocos, origlietas, catas…
Ogni ricetta è arricchita da suggestivi approfondimenti sugli ingredienti e sui miti e le leggende che li accompagnano.
Segreti da janas, le misteriose fate sarde. Non da nascondere, ma da condividere. Perché il cibo è un dono
“.


Questo libro è una porta. Sì, di quelle magiche. Se avrai il coraggio di attraversarla ti condurrà dentro un mondo fatto di sorprese e tradizioni, dove l’acqua è una madre bonaria, il vento un amico da rispettare e gli alberi vecchi nonni da abbracciare. L’isola nella quale sono ambientati i racconti è la prodigiosa Sardegna, ma non mancheranno accenni a un’altra grande isola ugualmente miracolosa, l’Irlanda. Fra le pagine troverai: incredibili avventure; misteriose leggende, conoscerle aiuta a mettere radici nella terra che le accoglie; alcune ricette, provale, personalizzale, gustale; istruzioni per realizzare unguenti e profumi. Ma soprattutto troverai il segreto per risvegliare gli occhi più preziosi che possiedi: quelli della fantasia.

«Sono tua madre, sono le tue sorelle, sono Nabìl, sono Semìl, sono Naskàl, sono Sìnleni, sono madre della terra e del cielo stellato. Sono Morte e sono Vita. Voi mi chiamate la Vecchia, Ikùssa, Mamìa, io sono l’Isola e per sempre la abiterò, sono le sue pietre, i suoi alberi, i suoi animali, le sue donne. Tu invece dimmi, chi sei?»

Rebecca e le Janas

” Questo è un libro magico, incantato, da leggere in famiglia, davanti al camino, accanto al sole che tramonta o alla luna che sorge. È un libro da leggere a scuola, con la maestra al centro e i ragazzi attorno. È un libro da leggere in cucina, con la testa persa fra i sogni e il forno acceso. È un libro per riscoprire l’Isola dei miracoli nella quale abbiamo avuto la fortuna di nascere.
Per i ragazzi che leggeranno Rebecca e le Janas: le ricette sono tutte fatate, da provare con la mamma, il papà o i nonni.
Per gli adulti che leggeranno questo libro: non smettete mai di guardare il mondo con gli occhi del bambino che siete stati”.

“… ho riposato con i giganti, ho ballato con le janas, ho bevuto dalle fonti sacre con Luxia, ho passeggiato per i vicoli dei paesi che ora sono città in compagnia dell’erkitu, ho osservato da lontano cosa significa essere panas, volato con le kogas e le sorelle surbiles, e mi sono lasciata intimorire dai danzatori infernali che abitano le chiesette di paese a notte fonda. Mi hanno insegnato che essere sardi significa essere imprigionati in una rocca, i cui muri sono d’acqua e sale, ma dai quali ditemi, chi desidera fuggire?…”

“Niente è tiepido nell’isola dei sardi, mai i colori del cielo, i frizzanti riflessi del mare o i tinteggi della terra; di rado le temperature che più spesso avvolgono in torridi caldi senza tregua o in freschi turbinii di maestrale che sibilano fra i capelli del viaggiatore, trattenendolo. E’ la smania incontrastabile dell’andare a far muovere i primi passi, è la celata sensazione che il tempo non sarà mai sufficiente, a rendere necessario un ritmo serrato nella scoperta, più ancora è l’assuefazione al divino, allo sconosciuto che impone a chi viaggia, di andare lontano, lontano… con una sete che non c’è acqua che potrà calmare, ma solo paesaggi, scorci segreti, pietre antiche, lidi profondi.” 

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Virginia, rimasta orfana di madre improvvisamente, riceve in eredità una vecchia cassapanca. Aprendola verrà tuffata in un mare di tradizioni e sommersa da una storia familiare fino ad allora segreta. Una vecchia foto di famiglia le mostrerà il volto di Lucia, la zia mai conosciuta.  Ripercorrendo a ritroso il passato tormentoso della parente scomparsa misteriosamente, imparerà a conoscere meglio la nonna, la madre, sé stessa e la propria terra.